Dopo il successo della prima edizione, torna il progetto “La Prevenzione Cardiovascolare sCorre in Italia”. Sono 35 i progetti ritenuti in linea con i criteri dell’iniziativa. A concorrere, tramite il sito  www.laprevenzionescorre.it, sono stati gli Enti ospedalieri pubblici, le Fondazioni, gli IRCCS e le ASL che hanno nuovamente colto con entusiasmo l’invito a partecipare, a testimonianza di quanto abbiano a cuore il tema della prevenzione cardiovascolare. A valutare i progetti, un Board di esperti di alto profilo: Antonio Gaudioso, Segretario Generale di Cittadinanzattiva, Agostino Consoli, Professore di Endocrinologia presso l’Università d’Annunzio di Chieti, Dario Manfellotto, Direttore del Dipartimento Discipline Mediche e UOC di Medicina Interna, Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli-Isola Tiberina di Roma, Cinzia Testa, giornalista medico-scientifica, Pasquale Perrone Filardi, Direttore Scuola di Specializzazione in Malattie dell’apparato cardiovascolare dell’Università di Napoli Federico II e Sabine Greulich, Presidente di Boehringer Ingelheim Italia. In Italia le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte, responsabili del 44% di tutti i decessi. In particolare, la cardiopatia ischemica è la prima causa di morte nel nostro Paese, alla base del 28% di tutte le morti. Sono, inoltre, quasi un milione gli italiani in condizione di invalidità come conseguenza di un ictus. Dati che mostrano una situazione ancora grave, eppure evitabile o quanto meno fortemente contenibile, intervenendo sugli stili di vita.

“Una regolare attività fisica è alla base di uno stile di vita sano, con notevoli benefici sulla salute generale della persona in tutte le fasce di età – ha spiegato Dario Manfellotto. Nell’anziano, l’esercizio fisico aiuta a migliorare il tono muscolare e la capacità di movimento, a ridurre l’osteoporosi, a favorire la produzione di sostanze quali endorfine e serotonina, che conferiscono una sensazione di benessere generale. Infatti, il livello di attività fisica praticata è uno dei fattori che più efficacemente permettono un invecchiamento sano. Naturalmente, però, prima di intraprendere un’attività fisica costante, è fondamentale una valutazione clinica del medico curante per una conferma dell’assenza di controindicazioni e per un suggerimento sul tipo di attività da svolgere”.

Andrea Lupoli